CLAUDIA SUPERA L’ALGODISTROFIA

 

ALGODISTROFIA

Claudia, donna di 54 anni, arriva nel nostro centro a seguito di una frattura di radio trattata con apparecchiatura gessata per 35 giorni.

La paziente arriva da noi subito dopo aver tolto il gesso. Il polso si presenta flesso, la mano edematosa e rigida con un movimento ridotto in chiusura delle dita e del polso. Da subito lamenta:

  • un dolore sordo che aumenta durante il movimento, quasi insopportabile;
  • debolezza dell’intero braccio;
  • difficoltà nel mantenere il polso in posizione estesa e difficoltà nel chiudere le dita;
  • sensibilità alterata sul dorso della mano e sulle dita (non percepisce chiaramente gli oggetti che tocca).

La paziente percepisce che la sua mano non faccia più parte del suo corpo e non la utilizza.

Un medico le fa diagnosi di Algodistrofia.

Claudia pratica yoga da 2 anni ed è motivata e convinta che presto tornerà a praticarlo.

 

Diagnosi di Algodistrofia

Valutiamo i gradi articolari della paziente (R.O.M.) del polso e delle dita, per quanto riguarda il dolore somministriamo una scala V.A.S. (Visual Analogic Scale) (5/10) valutiamo il grado dell’edema, prendendo la circonferenza sul palmo con il centimetro e infine facciamo compilare alla paziente un questionario DASH (Disability of the arm shoulder and hand) per valutare il suo grado di disabilità globale.

Le confezioniamo un tutore statico su misura correggendo il vizio posturale in flessione e per aiutarla durante la notte e nei momenti di pericolo durante la giornata.

Trattamento

Il nostro programma riabilitativo si sviluppa in 3 fasi principali:

  1. Riduzione dell’edema e del dolore

Eseguiamo massaggio drenante, bendaggi compressivi (Coban), impacchi di arnica, laser.

Programma con Mirror Therapy.

2 settimane

  1. Ripristino dello schema del movimento e del R.O.M di polso e dita

Le impostiamo un programma di esercizi di scorrimento tendineo bilaterali per il recupero dello schema di movimento di polso e dita da fare anche in acqua calda, le insegniamo esercizi propriocettivi, esercizi di destrezza e volti al recupero del R.O.M. Eseguiamo posture su tavola canadese.

4 settimane

  1. Recupero della forza

In questa fase impostiamo un lavoro per il recupero della forza, le facciamo stringere della plastilina per farla anche a casa, le insegniamo esercizi di rinforzo per la muscolatura intrinseca della mano ed estrinseca del polso (estensori e flessori), ed esercizi di carico leggero schiacciando la plastilina. Eseguiamo elettrostimolazione neuromuscolare per i muscoli flessori delle dita ed estensori di polso.

6 settimane

Risultati

Dopo 3 settimane di terapia la paziente ha migliorato notevolmente il R.O.M di polso e dita, riuscendo ad utilizzare la mano in diverse attività della vita quotidiana.

L’edema ed il dolore si sono ridotti.

Dopo 8 settimane ha riacquisito una forza tale da permetterle l’esecuzione di compiti più faticosi come sbrigare alcune faccende domestiche.

La paziente ha continuato il percorso terapeutico per altre 4 settimane, incrementando gli esercizi di forza sia per l’avambraccio sia per la spalla.

Dopo 3 mesi dall’inizio della terapia Claudia non ha più alcun problema nelle varie attività della vita quotidiana, è tornata a praticare yoga ed è molto contenta del risultato che la terapia ha avuto sul suo polso.