La tenosinovite stenosante dei flessori delle dita, patologia infiammatoria nota come "dito a scatto", si manifesta durante la chiusura della mano con il conseguente blocco del dito colpito (il dito rimane quindi piegato) e con difficoltà nel riportare lo stesso nella posizione estesa nella quale avviene lo scatto.
contattaci subitoGiulia, donna di 55 anni, si reca presso il nostro centro dopo aver subito un intervento di dito a scatto precisamente al 3° dito della mano destra, circa 2 mesi prima. Il chirurgo l’aveva indirizzata presso un’altra struttura non specialistica. Era stata trattata con metodiche troppo invasive e aveva manifestato una condizione di infiammazione e dolore urente specialmente sulla zona della cicatrice e su tutto il palmo.
Nei casi più gravi si consigliano:
La diagnosi del dito a scatto è clinica e si presume che il dito scatti dolorosamente e si blocchi durante il movimento di estensione; inoltre, si potrà percepire un nodulo alla base del dito colpito, segno dell’infiammazione.
L’esame ecografico è quello più indicato e ci permette di identificare un eventuale ispessimento della puleggia, infiammazione e irregolarità del tendine flessore sottostante.
I tendini flessori delle dita a livello del palmo passano attraverso dei canali chiamati guaine sinoviali; grazie a questi canali fibrosi i tendini flessori possono scorrere determinando la chiusura e l’apertura delle dita. Quando le guaine sinoviali si infiammano, la membrana che li riveste si inspessisce riducendo il calibro del canale; per questo motivo il tendine avrà difficoltà nello scorrere agevolmente al suo interno.
Il dito a scatto ha un’incidenza bimodale, con un primo picco prima degli otto anni di età e il secondo picco nei pazienti tra i 40 e i 50 anni. Nel complesso, il dito a scatto è più comune negli adulti. Nei bambini il dito a scatto colpisce allo stesso modo ragazzi e ragazze ed è più comune nel pollice. Negli adulti, le donne hanno molte più probabilità di essere colpite dal dito a scatto e, in genere, dalla mano dominante.
Alla comparsa dei primi sintomi come un leggero crepitio durante il movimento e una tumefazione alla base del dito, sarà fondamentale non aspettare troppo tempo; iniziare un trattamento conservativo entro i 30 giorni dalla comparsa dei primi sintomi eviterà di far peggiorare l’infiammazione garantendo una maggior percentuale di successo del trattamento stesso.
L’approccio e le modalità con cui avete trattato e portato alla guarigione il mio dito della mano sono la dimostrazione della vostra estrema competenza, professionalità, bravura e capacità, il tutto contornato poi da un atteggiamento allegro e sorridente di tutti gli operatori. Bravi ragazzi e grazie per quello che avete fatto per me.
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