Dito a martello o “Mallet Finger”

Il dito a martello o “Mallet Finger” indica la lesione del tendine estensore a livello dell'articolazione più distale delle falangi, a causa di una lesione da taglio o strappamento. A volte è possibile che un frammento osseo rimanga attaccato al tendine dopo lo strappo ed in questo caso viene identificata come Lesione di Segond. Il risultato clinico è ugualmente una mancata estensione attiva della falange ungueale.

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Sintomi

  • Gonfiore e dolore del dito
  • Flessione della falange distale
  • Impossibilità di estensione attiva della stessa

Si potrebbe manifestare intorpidimento e formicolio sulla zona della lesione e cambiamento di colore della cute dato dell’ematoma sottostante.

casi clinici

Federico e il trattamento conservativo per il Dito a Martello

Federico, anni 55, a Novembre 2020 giocando a pallavolo si lesiona il tendine estensore del 5° dito. Si reca al pronto soccorso dove immobilizzano il dito per 45 giorni con un tutore già confezionato. Dopo il controllo, viene prescritto di togliere il tutore e di muovere la mano. Nel giro di qualche giorno il dito ricomincia a flettersi e nuovamente si manifesta il deficit in estensione.

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Soluzioni

Il trattamento può essere conservativo o chirurgico in base al tipo di lesione.

Trattamento conservativo

Si utilizza questo tipo di trattamento in caso di:

  • Lesione da strappamento e chiusa a livello cutaneo
  • Lesione di Segond, qualora il frammento osseo fratturato risulti essere minore del 20%.

Si applica un tutore in termoplastico possibilmente confezionato su misura per il corretto posizionamento della falange distale che deve essere in posizione di iperestensione di almeno 10-15 gradi.

Il tempo di immobilizzazione varia dalle 6/8 settimane a seconda della lesione e del corretto svolgimento del protocollo.

Trattamento chirurgico

Si utilizza in caso di:

  • Lesione aperta (di solito ferita da taglio)
  • Lesione di Segond qualora il frammento osseo sia maggiore del 20%

La tecnica chirurgica utilizzata viene scelta dal chirurgo, e spesso si utilizza tenodesi in caso di sola lesione tendinea o fili di Kirschner in caso di lesione di Segond.

Diagnosi

La diagnosi si basa sull’evidenza clinica data dal deficit di estensione della falange distale in caso di attivazione muscolare e su esami diagnostici quali:

  • Rx: per valutare la presenza o meno di frattura
  • Ecografia: per valutare la gravità della lesione tendinea ed eventuale trattamento da effettuare più idoneo.

Le cause del Dito a martello

Le cause del Dito a martello possono essere connesse sia ad un trauma importante sia durante l’attività sportiva che lavorativa, sia ad infortuni più banali, quali il rimboccare le coperte, infilare le mani in tasca, mettersi i calzini o i pantaloni.

In ambito sportivo è un infortunio comune, che interessa soprattutto giocatori di pallamano, pallanuoto, pallavolo, baseball, basket o portieri di calcio. Durante il gioco, la palla, per essere catturata, colpisce la mano aperta e può provocare un’iperflessione o una rottura del tendine estensore vicino alla sua inserzione sulla falange distale.

L’importante in ogni caso è intervenire tempestivamente affinché si possa ottenere una corretta guarigione ed evitare un danno permanente tale da dover ricorrere necessariamente ad intervento chirurgico.

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